Dott.ssa Maria Costa

Psicologa
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Adolescenza e Cambiamenti

 

 

Adolescenza, dal latino adolescĕre vuol dire crescere. Con questo termine ci si riferisce agli aspetti psicologici e fisiologici che caratterizzano l’età di passaggio dalla fanciullezza all’età adulta, ovvero il completamento dello sviluppo psichico e fisico dell’individuo che acquisisce le competenze e i requisiti per assumere le responsabilità di adulto.

Il periodo della pubertà e l’adolescenza sono caratterizzate da trasformazioni fisiche, neurormonali e psichiche attraverso le quali il corpo di un bambino diviene un corpo adulto capace di riprodursi. Durante questa fase inizia l’attività delle ghiandole sessuali. Le differenze tra bambini e bambine prima della pubertà sono limitate all’apparato genitale. Per entrambi si ha una rapida crescita fisica.
All’età di 17 anni, possono essere già giovani uomini e donne, più alti e robusti dei loro genitori e in grado di avere essi stessi dei figli.
La velocità di questi cambiamenti, in alcuni adolescenti può causare apprensione per la trasformazione che subisce il loro aspetto. Non sapendo che questo processo varia in base a caratteristiche individuali e a fattori esterni, possono sentirsi preoccupati, soprattutto se tali mutamenti avvengono prima o dopo rispetto ai loro coetanei.

Nell’adolescenza accanto ai radicali cambiamenti fisici, si accentua anche la capacità d’introspezione: il confronto con i compagni della stessa età si fa più intenso e ognuno tende a paragonarsi con un modello fisico ritenuto ideale. Molti adolescenti si sentono infelici per il loro aspetto esteriore, tendono a non accettarsi, seppure senza motivo, e ritengono di non essere graditi neanche agli altri.

Oltre ai cambiamenti ormonali e allo sviluppo neurologico (importanti cambiamenti che riguardano alcune zone del cervello), durante l’adolescenza si verificano modifiche anche nei comportamenti psicosociali e nelle emozioni grazie alle crescenti capacità di attenzione, ragionamento, memoria e linguaggio (capacità cognitive e intellettive). Nel corso del secondo decennio di vita, infatti, gli adolescenti sviluppano maggiori capacità di ragionamento, seguono un pensiero logico e morale, diventano capaci di pensare in modo astratto e di formulare giudizi. La maggior parte dei ragazzi entra nell’adolescenza percependo ancora il mondo intorno in termini concreti: le cose sono totalmente giuste o sbagliate, grandiose o terribili. Raramente i ragazzi si proiettano al di là del presente, il che spiega l’incapacità di alcuni di loro di riuscire a immaginare le conseguenze a lungo termine delle proprie azioni.

Nella tarda adolescenza, molti giovani imparano ad analizzare in modo più dettagliato le situazioni, a formulare idee, a proiettarsi nel futuro. Incominciano a costruire i valori di riferimento che guideranno le loro azioni. Cercano di individuare una propria scala di valori e un proprio senso etico. Questo percorso avviene attraverso l’incontro con altri individui, alternativi ai genitori, portatori di modelli di riferimento da cui assorbire “nuovo materiale ” utile alla costruzione dei valori che guideranno il loro agire. A divenire nuovi modelli da seguire sono gli amici, gli insegnanti, gli operatori del privato sociale, i parroci, gli allenatori sportivi, i maestri di strumenti musicali, ecc; ed è in questa fase che molto spesso si vivono più conflitti familiari o pensieri riguardanti il futuro, i cambiamenti o le scelte da intraprendere. Questi momenti possono portare l’adolescente in una fase di incertezza e confusione, che possono trovare chiarezza e ordine durante un percorso psicologico. 

Durante l’adolescenza l’affermazione sociale è molto importante. L’ adolescente impara a gestire più efficacemente le relazioni con gli altri ragazzi/e, comincia ad instaurare le prime relazioni affettive mature. Un ruolo significativo è svolto dalla scuola, che rappresenta una fra le esperienze più significative che i ragazzi vivono in questi anni. È il luogo in cui si ha la possibilità di apprendere e migliorare la conoscenza. La scelta del tipo di scuola è indicativo del progetto futuro di vita che l’adolescente-studente intende intraprendere e che lo avvicinerà ulteriormente al mondo degli adulti.