Dott.ssa Maria Costa

Psicologa
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Caldo ed effetti sul Cervello

Le alte temperature hanno un effetto negativo sul funzionamento cognitivo e sul comportamento, in particolare quando sono associate a un’elevata umidità. Quando il caldo è eccessivo, il cervello diventa meno efficiente perchè ha meno energie per funzionare, sotto forma di glucosio. Infatti l’irganismo deve spendere molta energia per regolare la sua temperatura interna, mantenendola in un intervallo accettabile e compatibile con la salute, evitando che si innalzi oltre misura sotto l’effetto di quella esterna.

L’energia che resta a disposizione per il cervello è quindi ridotta, con effetti peggiorativi sulle nostre capacità cognitive: diventiamo più rallentati, meno lucidi, meno concentrati; siamo meno capaci di riflettere, di analizzare un problema o una situazione, diventiamo meno critici e ci lasciamo anche convincere più facilmente. Il cervello, dovendo fare economia, utilizza maggiormente delle scorciatoie per valutare e prendere decisioni, con un maggior rischio di fare errori.

Anche il comportamento risente negativamente del caldo eccessivo. Si per sè è una condizione stressante che ci fa sentire a disagio e ci irrita. 

  • Ci sentiamo irritabili per la frustrazione di dover lavorare
  • Il corpo aumenta la produzione di testosterone e adrenalina che aiutano a regolare la temperatura interna
  • Aumentano i comportamenti aggressivi, impulsivi e violenti
  • Diventiamo meno disponibili verso gli altri
  • Proviamo apatia e inattività perchè diminuendo l’attività muscolare, il cervello tenta di abbassare la produzione di calore
  • Facciamo più fatica a concentrarci e a prendere decisioni

Qual è la temperatura giusta?

I cambiamenti repentini della situazione ambientale modificano la nostra situazione cognitiva. Nel passaggio dal caldo al freddo si attivano meccanismi di vasocostrizione, aumento di adrenalina, accelerazione del battito cardiaco, che sono effetto dell’attivazione del “sistema nervoso simpatico”. Al contrario, l’arrivo del caldo causa vasodilatazione, rallentamento del battito cardiaco, ridotta secrezione ormonale, un comportamento letargico, legato all’attivazione del “sistema nervoso parasimpatico”. 

La condizione ideale per il cervello è un ambiente con temperatura compresa tra i 19 e i 23°, ma purtroppo assistiamo a un aumento di sbalzi termici.